Buurtzorg: un modello di assistenza per il futuro?
A Jos de Blok piace essere definito un rivoluzionario, lo Steve Jobs delle cure ambulatoriali. L’olandese è un infermiere specializzato, che in seguito ha gestito un servizio di cura. Amava il suo lavoro, il tempo che poteva trascorrere con gli anziani. Tuttavia nel corso degli anni l’assistenza è cambiata: sempre più burocrazia, aumenti spaventosi dei costi e una perdita di qualità per lui inaccettabile. Sedersi con un’anziana signora, tenerle la mano e chiacchierare con lei per un po’: tutto questo non era più possibile. Ed è qui che entra in gioco il “rivoluzionario”, perché de Blok ha separato burocrazia e assistenza, riportando al centro la persona.
Qualità dell'assistenza in aumento
Ha dato vita al servizio Buurtzorg, un’abbreviazione che sta per “assistenza di prossimità”. I team, composti da una decina di collaboratori, si organizzano e lavorano in modo indipendente. Gestiscono i bilanci, organizzano le visite, coinvolgono i colleghi.
In sostanza, Buurtzorg consiste in un’intensa attività di networking. In altre parole: caregiver, medici, operatori terapeutici, familiari: tutti si mettono in contatto attraverso la piattaforma digitale “Buurtzorg-Web”. Le esigenze di cura di ogni assistito diventano così trasparenti per tutti. E i team Buurtzorg hanno cambiato qualcos’altro: le compagnie di assicurazione sanitaria ora eseguono le detrazioni su base oraria. Ciò significa che ogni attività ha lo stesso valore. Perché spolverare o cambiare il letto non faceva parte della struttura dei costi consolidata nei Paesi Bassi fino a quel momento; si trattava di attività appartenenti alle pulizie domestiche, non all’assistenza professionale da parte di personale qualificato. Pertanto, ognuno di questi interventi – non coperti dai costi – corrispondeva a un segno meno nel bilancio. Dalla fondazione dell'“assistenza di prossimità”, nel 2007, ogni operatore oppure ogni team può decidere individualmente di cosa ha bisogno la persona da assistere e può promuoverne l’indipendenza, ad esempio aiutandola a mettersi i calzini.
Team Buurtzorg anche in Germania
La qualità dell’assistenza ambulatoriale aumenta, con un alto livello di soddisfazione delle persone assistite e del personale impiegato (Buurtzorg ha ricevuto diversi premi come miglior datore di lavoro nei Paesi Bassi). “Ogni caregiver Buurtzorg risparmia due ore rispetto agli operatori dei servizi di assistenza convenzionali”, afferma de Blok. Anche per le casse della previdenza i conti tornano. Buurtzorg impiega più di 15.000 persone. Sono in corso collaborazioni con 25 paesi. Nel frattempo è nato anche Buurtzorg Deutschland. Ma molti team stanno ancora testando il sistema dell'assistenza di prossimità. Dato il suo successo, Buurtzorg potrebbe essere il modello di assistenza vincente per il futuro.
Questo articolo fa parte della rivista per i clienti “PROconcept”. È possibile scaricarla in versione digitale.